Presentazione della scuola di cucina FunnyVeg Academy e Ghita

 

“Ghita è una parola che richiama il mondo spirituale che vuol dire ‘canto’”, così lo chef Simone Salvini presenta la Ghita Academy, che nasce nel contesto più ampio della Funny Veg Academy, scuola di cucina vegetale che fa capo a FunnyVeg srl, società di comunicazione specializzata nella consulenza e nella promozione per il settore food&beverage vegan ed editrice di FunnyVegan, primo magazine italiano dedicato al lifestyle cruelty free. 

Oltre a Simone Salvini, che conduce personalmente i corsi riguardanti l’alta cucina, la squadra della Funny Veg Academy al momento è composta dal pasticcere Stefano Broccoli, da Giuseppe Tortorella alias Un Biker in Cucina, dalla Vegachef Mara di Noia, lo chef titolare del Soul Kitchen Luca Andrè e dalla foodblogger Giulia Giunta.

I percorsi avviati:

Ghita di Simone Salvini offre Master di Alta Cucina Vegetale, corsi sviluppati su 80 ore con la possibilità di confrontarsi con le dinamiche e gli strumenti di una cucina professionale e sperimentare interessanti soluzioni in ambito di cucina vegetale e lezioni monotematiche per chiunque desideri conoscere al meglio l’alta cucina.

Il settore dedicato alla Pasticceria ideato da chef Stefano Broccoli, con corsi a carattere monotematico per appassionati e un master dedicato ai professionisti per addentrarsi nelle tematiche più importanti del 100% vegetale.

Il corso di Salute Alimentare di Mara di Noia, rivolto a tutti coloro che desiderano approcciarsi ad un’alimentazione salutare o intendono approfondire il delicato rapporto tra alimentazione e salute; le lezioni sono suddivise in teoriche e pratiche.

L’ambito di Street Food, del quale è titolare Giuseppe Tortorella con corsi monotematici per appassionati (menù con la canapa, lasagne, risotti ecc) e il corso di Street Food per professionisti, che mette in grado l’interessato di aprire un’attività di street food sia per quanto riguarda la cucina e la preparazione, sia per quanto concerne l’area burocratico-legislativa, rilasciando anche attestato di frequenza e HACCP. 

I nostri docenti:

Simone Salvini, docente percorso Ghita di alta cucina

Grande interprete dell’alta cucina vegetale, lo chef Simone Salvini frequenta le cucine fin da giovanissimo, imparando le basi che poi approfondisce attraverso la ricerca personale svolta in Italia e all’estero (Irlanda e India, in primis). Gli studi di ayurvedica e di psicologia lo aiutano a sviluppare sensibilità e spiritualità profonde, aspetto che si riflette nello stile culinario.

Tra le sue collaborazioni: il Joia di Pietro Leemann a Milano, l’Associazione Vegetariana Italiana, l’Istituto Europeo di Oncologia di Umberto Veronesi e la Scuola di Cucina Alma. È chef di Identità Golose e autore/protagonista delle puntate del Gambero Rosso dedicate alla cucina vegetale, che Crozza ha ripreso per l’ironico sketch dedicato a Germidi Soia.

Stefano Broccoli, docente di pasticceria

Il percorso di conoscenza della cucina vegetale intrapreso dallo chef Stefano Broccoli inizia negli anni Ottanta. Una moltitudine i corsi frequentati ogni anno dal nostro, allora quindicenne, per imparare i segreti culinari macrobiotici, vegetariani, vegani, igienisti, crudisti, ayurvedici e antroposofici, in Italia e in Inghilterra, da associazioni pionieristiche, non strutturate per durare nel tempo.

Prima l’esperienza decennale di Smut, ristorante nella bergamasca con ampia scelta vegetariana e vegana, poi, quattro anni fa, l’acquisto e la gestione di Dolcevita, pasticceria 100% vegan.

Mara Di Noia, docente del Corso di salute alimentare

Diplomata alla Scuola di Macrobiotica di Martin Halsey a Milano come cuoca e terapista alimentare, è medico veterinario. 

Autrice di libri (Tutto il resto è soia, edito nel 2015 da Anima; Ricette per la mia famiglia e altri animali e La ciotola veg pubblicati da Guido Tommasi rispettivamente nel 2016 e nel 2017), è spesso ospite in dibattiti televisivi su alimentazione e salute, anche dei bambini, essendo lei mamma di due gemelle.

Luca Andrè, docente di cucina gourmet

Luca Andrè acquisisce dalla nonna i geni dell’abilità in cucina; da giovanissimo la affianca per apprendere l’arte, che perfeziona nel 2000 diplomandosi alla scuola alberghiera di San Pellegrino Terme. Segue l’imprescindibile e dura gavetta, che lo trasforma da bravo cuoco in ottimo chef, nei più importanti locali della Lombardia, anche stellati. E poi la svolta veg, che lo porta a sperimentare su se stesso anche il fruttarismo e il crudismo. 

Del 2013 l’apertura del Soul Kitchen a Torino, primo ristorante vegano in Italia ad avere nel menu ampia scelta crudista, del quale Luca è titolare e chef, e dal 2015 le consulenze nel settore della ristorazione.

Giuseppe Tortorella, docente streetfood

Giuseppe Tortorella, Un Biker in Cucina, è un biker a tutti gli effetti: amante delle Harley-Davidson, non s’è mai perso un motoraduno di quelli dove si beve birra e si mangiano hot dog, ma da buon vegano, con il suo bel giubbotto in “vera finta” pelle, si limitava a patatine fritte col ketchup.

Fino a quando non s’è stancato e, forte della passione per il cibo e la cucina che ha sempre avuto, ha iniziato a rivoluzionare le ricette di streetfood, preparando salamelle e porchetta 100% vegetali. Da allora serve pietanze e stuzzichini cruelty free agli amici motociclisti e spiega, a chi lo desidera, ricette e benefici scoperti in seguito

Giulia Giunta, docente alimentazione per bambini  

Nel 2013 dà vita al blog La Mia Cucina Vegetale (ricette e life style). Dopo aver frequentato i corsi di Simone Salvini, Sana Gola e Joia Academy, inizia a dedicarsi a tempo pieno all’attività di cuoca e foodblogger.
Collabora per consulenze con nutrizionisti, organizza catering per eventi (incluse conferenze sulla sana alimentazione), scrive articoli e ricette per riviste. È autrice di A tavola con Giulia. 100 ricette sane e gustose (Novalis, 2014) e coautrice con Michela De Petris e Pietro La Monaca di Bimbo sano vegano. Guida facile per mamma e bambino (Mondadori, 2016). Alla FunnyVeg Academy si occupa di alimentazione per mamme e bambini, dallo svezzamento in poi.

 

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