AltroFood sbarca in America a Miami
Un case history di successo del Made in Italy tutto all’insegna dell’innovazione.
Dopo la partecipazione al Summer Fancy Food di New York a fine giugno, il brand italiano di meat alternative si prepara a conquistare il mercato americano con i suoi preparati plant based nati dall’esperienza del laboratorio sensoriale Diemme Food, dedicato ai settori Food & Beverage.
Ancora una volta le eccellenze italiane spiccano al più grande evento commerciale di specialità alimentari degli Stati Uniti, ormai arrivato alla 67° edizione, e questa volta lo fanno portando sulle tavole degli USA prodotti non solo legati alla tradizione nostrana, come prosciutti, mozzarelle, paste all’uovo, ma alimenti ad alta innovazione e ricerca, come AltroFood: mix per polpette, nuggets, chili, cotolette, salsiccia e macinato, ma anche miscele per burger al gusto manzo e pollo — che contengono ben 20 grammi di proteine per la porzione di 118 grammi — tutti 100% vegetali, totalmente privi di allergeni, dall’etichetta chiara, OGM free e in confezioni che si conservano a temperatura ambiente. Una caratteristica che facilita l’esportazione, riducendo gli spazi per lo stoccaggio, il peso e di conseguenza i costi, consentendo così un risparmio di energie e risorse.
Nati da poco più di un anno, utilizzando ingredienti ecosostenibili come legumi, verdure e spezie, i preparati AltroFood sono lavorati in modo da richiamare la consistenza dei derivati animali, riproducendone il gusto e il sapore. Questi prodotti, dopo aver fatto da alcuni mesi capolino nel mercato italiano, attraverso una vendita principalmente online, hanno già ricevuto l’apprezzamento dei buyer esteri, con un primo importante ordine spedito a Miami, città dove l’interesse per il cibo vegan è cresciuto in maniera esponenziale negli ultimi anni. Nel sud della Florida quasi tutti i ristoranti tradizionali presentano nel loro menù almeno una proposta plant based e sono pronti a soddisfare la loro clientela che conta sempre più persone attratte da questa tipologia di alimenti.
Secondo i dati del Good Food Institute, la categoria della carne a base vegetale potrebbe guadagnare infatti la stessa quota in dollari del mercato totale della carne, che vale 15 miliardi di dollari nella sola vendita al dettaglio negli Stati Uniti. Se guardiamo agli ultimi 10 anni, secondo i dati di Euromonitor, le vendite al dettaglio di carne di origine vegetale negli Stati Uniti sono triplicate e nel 2022 quelle totali (dettaglio, ristorazione ed e-commerce) sono aumentate del 2%. Da qui l’interesse delle aziende del Belpaese verso questo mercato che osserva con particolare attenzione i prodotti italiani, da sempre recepiti come sinonimo di qualità e buongusto in tutto il mondo.